Introduzione Generale

Il programma educativo “My Opinion My Vote” vuole aiutare le persone ad esercitare il proprio diritto di voto.
Il processo di voto comporta:

  • formarsi un’opinione ed esprimerla conoscendo alcune cose sulla politica e sulle istituzioni che ci rappresentano
  • sapere come si fa a votare.

Il programma è diviso in UNITA’ DIDATTICHE . In ogni unità sono presentati contenuti e modalità di lavoro.
In ogni unità si trovano delle attività da svolgere in piccoli gruppi ( 8-10 partecipanti) con la guida di un educatore.
L’educatore assume il ruolo di guida e di mediatore degli apprendimenti
I documenti con questo simbolo possono essere letti in modo autonomo.
Segnaliamo anche: programmi dei Gruppi politici europei e una lista delle “Parole della politica ”. (link)

Inoltre c’è un sommario che spiega gli obiettivi e gli scopi del programma educativo ed i materiali da utilizzare, in modo da facilitare la comprensione e l’uso delle unità didattiche.


Programma Educativo

0. SESSIONE PRELIMINARE
0.1 FORMARSI UN’OPINIONE PERSONALE E INDIPENDENTE
0.2 COS’E’ LA POLITICA
0.3 DELEGA/RAPPRESENTANZA
0.4 PARTECIPAZIONE IN ORGANIZZAZIONI SPONTANEE COME ASSOCIAZIONI, PARTITI POLITICI E SINDACATI
0.5 PARTITI POLITICI E PROGRAMMI ELETTORALI
0.6 PROCEDURE DI VOTO: LISTE ELETTORALI
0.7 AUTORITA’ LOCALI
0.8 LE AUTORITA’ NAZIONALI: IL PARLAMENTO E IL GOVERNO
0.9 CHE COS’E’ L’EUROPA?
10 REFERENDUM E PETIZIONI: ALTRI MODI DI ESERCITARE I DIRITTI POLITICI OLTRE IL VOTO


Metodologia

La metodologia del programma educativo si basa sul metodo mediato di apprendimento di Feuerstein (Mediated Learning Experience or MLE) il cui obiettivo principale è quello di aiutare l’allievo a migliorare le sue conoscenze con l’aiuto di un educatore.
L’educatore è colui che lavora in relazione con l’allievo per migliorare i processi di apprendimento e sviluppare funzione cognitiva. Durante l’attuazione del programma l’educatore deve tener presente quanto segue:

  • Coinvolgimento
    Il proposito dell’educatore è quello di coinvolgere i partecipanti nel processo di apprendimento e farli reagire alle stimolazioni.
  • Trasferibilità
    Lo scopo è di convincere i partecipanti che trovare la soluzione ad una situazione non termina con quella situazione, ma la stessa esperienza può essere utile in altre situazioni.
  • Attribuzione di significato
    Il processo di apprendimento deve essere presentato in modo che sia interessante per il partecipante e che sia in grado di assimilare le nuove conoscenze con quanto già acquisito in passato.

Ugualmente l’educatore deve inserire i seguenti criteri nella comunicazione con i partecipanti

  • Stimolare la competenza:
    Collegato alla motivazione e autostima. E’ importante che il partecipante senta di “essere capace di”.
  • Stimolare l’autocontrollo:
    Saper gestire l’impulsività del partecipante e insegnargli ad ascoltare e cooperare con gli altri partecipanti in maniera da instaurare una condizione positiva di apprendimento.
  • Stimolare la condivisione:
    Condividere e sviluppare l’attitudine alla cooperazione, solidarietà e aiuto reciproco come reazione al desiderio primario di individualità.
  • Riconoscere l’individualità e differenziazioni psicologiche:
    Implica l’accettazione dell’individualità di ognuno, quale partecipante attivo nell’apprendimento, capace di esprimere opinioni indipendenti e di differenziarsi dagli altri partecipanti.
  • Insegnare a lavorare per obiettivi:
    Incoraggiare il partecipante a lavorare su determinati obiettivi e porre in essere metodi appositi per raggiungerli, che possono essere differenti per ciascun partecipante.
  • Stimolare la ricerca di novità:
    La curiosità intellettuale, l’originalità e le opinioni divergenti vanno incoraggiate.
  • Stimolare la consapevolezza di potenzialità di cambiamento:
    Rendere il partecipante consapevole che può essere soggetto attivo e di conseguenza ideare e sviluppare informazioni. Il cambiamento deve avvenire coscientemente in modo che il partecipante sia consapevole delle sue potenzialità.
  • Pensare con “ottimismo”:
    Se l’educatore è ottimista lo sarà anche il partecipante. La base dell’insegnamento è l’ottimismo. L’educatore deve credere nella capacità di cambiamento del partecipante. Questo già implica e richiede uno spirito ottimista.
  • Essere consapevole delle realtà di appartenenza:
    Non solamente ad un piccolo gruppo, ma anche ad una certa cultura, ad una specifica società. Il partecipante è definito da un certo livello socioculturale. L’educatore deve mediare tra questa realtà socioculturale e quella personale del partecipante.

Tutti i criteri sopraelencati si basano sul principio della partecipazione attiva e auto-determinazione delle persone con disabilità intellettiva.

A causa delle diverse capacità che possono esserci all’interno di uno stesso gruppo di partecipanti, è necessario adattare questi contenuti alle abilità di ciascun partecipante, seguendo in ogni caso i principi del metodo mediato di apprendimento di Feuerstein (Mediated Learning Experience or MLE).

Linee guida per l’uso

Le unità didattiche contenute nel programma educativo sono state realizzate nei diversi paesi che partecipano al progetto My Opinion My Vote (M.O.TE.) (EU Grundtvig 1 Programme) per le elezioni europee che si sono svolte nel giugno 2009.
Il programma è stato quindi progettato in maniera da corrispondere al contesto delle sei nazioni partecipanti.
Nella realizzazione del programma va inoltre tenuto conto del livello generale di ciascun gruppo.

Sebbene questo programma presenti metodologie e materiali mirati al supporto delle persone con disabilità intellettive ad esercitare il proprio diritto di voto ed una partecipazione attiva, bisogna tener presente che:

  • le attività proposte nelle sei unità possono essere considerate un “menù” da cui è possibile selezionare tutto o la parte che è rilevante per chi lo utilizza;
  • le attività proposte possono essere sviluppate, eliminate o adattate a seconda del gruppo e del contesto socioculturale di riferimento;
  • i tempi delle sessioni possono variare e la sequenza delle stesse non deve necessariamente essere seguita;
  • le attività possono essere cambiate o adattate alle circostanze;
  • il materiale suggerito (fotografie, disegni ecc.) può essere variato e/o adattato alle realtà ed abilità del gruppo.

Esistono molti modi per realizzare il programma, per esempio può essere svolto in 2/3 giorni, o in sedute settimanali di 2/3 ore ecc.
E’ disponibile una sessione preliminare (realizzata dall’Associazione Down Sindrome Irlanda), che tratta di cittadinanza attiva, diritti e doveri di un cittadino europeo e suggerimenti per lavorare con gruppi.

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